Venerdì 7 dicembre dalle 10.00 alle 13.30 (workshop) / alle 19.30 “Stabat Mater” (solo di Amina Amici – ingresso libero)
Tracce, orme lasciate dal nostro incedere.
Cammino, viaggio.
Linea, linee nello spazio tracciate dal nostro corpo. striscio, pesto, imprimo.
La traccia di un ricordo, di una testimonianza.
L’abbozzo di un’opera.
Si tratta di un seminario di 3 ore e mezza. Lo studio riguarda le nozioni basilari di consapevolezza del movimento, gestione e costruzione di pesi e direzioni, ascolto e consapevolezza di sé, dello spazio e delle relazioni nello spazio.
Posture, intenzioni e composizione di un materiale creativo personale partendo dal ricordo di un’azione.
La lezione prevede una prima parte dedicata a varie tecniche di riscaldamento e “appercezione” del proprio corpo, sino alla creazione di brevi e semplici sequenze che diventeranno in una seconda fase di lavoro, materia di improvvisazione personale e di gruppo .
Il lavoro porterà alla ricerca di un’espressività corporea e un linguaggio personale; contemporaneamente svilupperà le dinamiche del movimento in gruppo.
Amina Amici – foto di Leonardo Feliziani
Amina Amici, danzatrice coreografa è la direttrice artistica di Segni Particolari.
Nasce a Foligno (PG) nel 1976. Si forma come danzatrice presso il Dance Gallery di Perugia, sotto la guida di Valentina Romito, Rita Petrone, Carla Siciliotti e Loredana Paradies. Si perfeziona in seguito attraverso masters e seminari in Italia, Parigi, Londra e New York. Studia voce e tecniche dell’emissione con Bruno de Franceschi.
Comincia la sua carriera con la compagnia L’Impasto di Alessandro Berti e Michela Lucenti ed in seguito lavora come interprete per altre compagnie: Sosta Palmizi, Secondo Taglio, Giardino Chiuso, Deja Donne, Compagnia Menhir.
Nel 2008 partecipa a una produzione del CCN, Roubaix Nord – Pas De Calais diretto da Carolyn Carlson.
Dal 2003 Amina Amici firma le sue coreografie ed ultima quattro assoli dedicati a “Maria o dell’appartenenza” .
Costo: 25 euro (15 euro per chi è già iscritto SPAZIOSEME)
ore 19.30 – “Stabat Mater”di Amina Amici- Ingresso libero – durata 19′
(ingresso libero)
Racconta la madre Maria.
In scena un tavolo a cui Maria si appoggia per alleviare la fatica, per sostenersi. Questo è il punto di vista della donna madre, dell’archetipo, una donna stanca che vorrebbe essere sorretta ma non può perchè è lei a sorreggere o sorreggersi. è un momento intimo di Maria con se stessa, ha un dolore troppo grande da gestire che non sa dove mettere. Ispirato al “Cristo morto “ di Mantegna.
http://www.segniparticolari.org